La Corte di Cassazione, attraverso la sentenza depositata il 1° novembre del 2025, rigetta il ricorso della dipendete di una Azienda Ospedaliera Universitaria licenziata per aver fatto plurimi accessi ai fascicoli sanitari dei pazienti del nosocomio per scopi personali e non di servizio. La donna, infatti, intendeva recepire informazioni personali su alcuni vicini di casa con i quali sono venute a nascere delle controversie.

La Suprema Corte ha quindi stabilito la legittimità del licenziamento della dipendente per l’accesso alle informazioni personali e particolari contenute nei fascicoli sanitari per motivi diversi da quelli di servizio per i quali era stata autorizzata.


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