Un recente intervento di un tribunale spagnolo, nel sanzionare Meta, ha aperto la strada ad un ragionamento applicabile in tutta Europa, Italia compresa.

L’accusa ha evidenziato che non rispettare il GDPR potrebbe agevolare il trasgressore nel conquistare fette di mercato e generare utili elevati aggirando i limiti al trattamento dei dati imposti dalle norme, oppure ottenere significativi risparmi non applicando procedure, non dedicando risorse alla protezione dei dati e non investendo per mantenere i propri sistemi informatici sicuri.

La sentenza spagnola, seppure riguardi uno dei “big” nella scena mondiale del trattamento dati, potrebbe essere tranquillamente invocata in casi di portata molto più ridotta, ove sia comunque provabile che un’azienda abbia ottenuto appalti, conquistato consumatori o sviluppato mercati senza applicare un piano privacy adeguato o attuando politiche marketing troppo ampie senza considerare i diritti degli interessati, sbaragliando i concorrenti che invece hanno agito secondo le regole.


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