l Garante Privacy ha dato il via libera al Codice di condotta di Assosoftware, Associazione italiana dei produttori di software in Italia, che riguarda il trattamento dei dati personali effettuato dalle imprese di sviluppo e produzione dei software gestionali (SWH).

Tali software, destinati ad aziende, associazioni, professionisti e pubblica amministrazione, vengono utilizzati per l’assolvimento degli obblighi fiscali e previdenziali, assistenziali e gestionali, la redazione dei bilanci, la gestione del personale e gli adempimenti societari, con un impatto dunque notevole sugli aspetti relativi alla protezione dei dati personali.

In particolare, consentono l’automazione dei processi interni delle imprese relativi alla gestione delle fatturazioni, dei rapporti con i clienti, mentre per i professionisti, la gestione delle attività di contabilità, tributarie, lavoristiche, legali.

In considerazione della delicatezza dei dati trattati, il Codice si propone di definire una serie di regole e di misure tecniche ed organizzative affinché i software prodotti e resi disponibili sul mercato dalle imprese aderenti ad Assosoftware siano sviluppati nel rispetto dei principi di protezione dei dati fin dalla progettazione (by design) e per impostazione predefinita (by default).

Ciò al fine di favorire il rispetto del Regolamento Ue e di rendere disponibili ai clienti idonei strumenti per adempiere agli obblighi di protezione dei dati riguardo ai trattamenti svolti tramite i software.

Oltre ad approvare il Codice di condotta, l’Autorità ha anche accreditato il relativo Organismo di monitoraggio, composto da esperti nel settore dell’ICT, con particolare riferimento ai profili di protezione dei dati personali. Il Codice è pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.278 del 27 novembre.

Fonte - Garante Privacy

Altri articoli

Scopri altre novità sulla protezione dati e GDPR.

Se il lavoratore che viola le regole aziendali ha ricevuto un’adeguata informativa, è legittimo il suo licenziamento a seguito del controllo del computer

L'importanza di istruire il lavoratore sull'utilizzo degli strumenti informatici attravero il disciplinare interno

Videosorveglianza fai da te nell’esercizio commerciale: occhio all’effetto boomerang delle dichiarazioni fornite al Garante Privacy

Anche le attività commerciali devono avere un'autorizzazine ITL e porizinare i cartelli informativi

Viola la privacy l’azienda che aggiunge il dipendente in un gruppo WhatsApp utilizzando senza consenso il suo numero privato

Non si può includere il numero privato di un dipendente all'interno di un gruppo WhatsApp aziendale